Perchè si dice che i gatti abbiano nove vite?

Gatti che hanno 9 vite, mito dei gatti che hanno 9 vite

Vi siete mai chiesto perché la gente crede che i gatti abbiano nove vite o, semplicemente, da dove deriva questo mito popolare e se c’è una qualche verità ? Non siete soli. Come tutte quelle superstizioni popolari, come quella sui gatti neri che portano sfortuna, il mito delle nove vite ha sollevato domande per secoli. Ma prima di iniziare ad approfondire le varie teorie e supposizione, è opportuno mettere in chiaro una cosa, benché sia abbastanza scontata: i gatti di tutte le razze ed età hanno una sola vita è scientificamente provato. Allora perché si dice che i gatti abbiano nove vite? Cerchiamo di spiegarlo attraverso quest’articolo.

La tradizione popolare del gatto che ha nove vite

Nel corso dei secoli questa espressione popolare è diventata in qualche modo un dato di fatto. La maggior parte delle persone non ci pensa nemmeno, ma affermare che i gatti abbiano nove vite significa, in realtà, che questi felini tendono a cavarsela nel migliore dei modi, saltando o scivolando in situazioni altrimenti mortali. Semplicemente questo: si tratta, chiaramente, di un’espressione metaforica che ha preso piede nella tradizione popolare.

Quando si tratta di situazioni di pericolo di vita, come l’atterraggio da un salto in alto, i gatti dimostrano un’agilità impressionante che aiuta loro ad evitare lesioni mortali. Naturalmente, questo non significa che siano invincibili o che non subiranno una ferita potenzialmente fatale: tuttavia, la loro capacità di girare e atterrare con grazia ha fatto scherzare su come si possa eludere la certezza di un esito mortale in tali situazioni, da qui la credenza che i gatti abbiano nove vite.

Quando è nato il mito del gatto che ha nove vite?

Da tempo immemorabile la gente ha venerato, temuto e odiato le creature feline: esistono tonnellate di superstizioni direttamente derivanti dai tempi antichi, che attribuiscono a tutti i gatti diverse capacità soprannaturali.

Il mito delle nove vite è solo una di queste e nessuno sa davvero da dove proviene. La cosa interessante, però, è che il numero di vite presunte di un gatto cambia a seconda dei paesi e del folklore. Per esempio, in alcuni paesi i gatti hanno presumibilmente sei o sette vite, anche se si ritiene che il numero nove abbia assunto un significato magico per diverse culture.

Uno degli utilizzi più celebri di questo detto popolare c’è nella famigerata tragedia di William Shakespeare Romeo e Giulietta, oltre che in un antico proverbio inglese sulle nove vite, che recita: “Un gatto ha nove vite. Per tre suona, per tre si allontana, per le ultime tre rimane”. A questo punto vien da chiedersi, quindi: il mito deriva dal proverbio, dalle opere di Shakespeare o da qualche altra parte? Nessuno lo sa per certo.

Cosa c’è di vero dietro il mito del gatto che ha nove vite?

Nonostante i gatti abbiano una sola vita, è veritiero il fatto che possano sfuggire alla morte: comportamento territoriale, curiosità, giocosità e la necessità di trovare un compagno tale da portare i gatti in situazioni mortali ogni singolo giorno. Eppure in qualche modo gli agili amici felini riescono a sopravvivere. Come?

Per capirlo, bisogna far riferimento all’anatomia dei gatti: la prima cosa da considerare è l’aumento dei sensi da parte di un gatto. Per default, i gatti aumentano l’olfatto, l’udito, la vista e il senso del tatto: ciò li aiuta enormemente in situazioni difficili, percependo un pericolo molto prima che si avvicini e avendo più tempo per reagire a una potenziale minaccia di morte.

I felici hanno anche eccellenti capacità di caccia, giovando di un istinto praticamente innato: man mano che invecchiano, le loro abilità si evolvono, a causa del loro continuo esercitarsi nell’arte di cacciare, appostandosi e attaccando la preda al momento giusto, in modo da migliorare anche le loro capacità di sopravvivenza, anche se si esercitano solo attraverso sessioni di gioco. E quando arriva il momento di scappare, sfuggire da qualcosa o atterrare dolcemente da un’alta caduta, hanno già sviluppato le competenze necessarie per farlo.

E non è finita qui: i gatti sono atleti eccezionali e nessuno può negarlo; alcune razze sono più attive e atletiche di altre, ma tutti i felini in generale sono estremamente agili. Rispetto alla maggior parte degli esseri umani i gatti possono attorcigliarsi e trasformarsi in modi che un uomo potrebbe solo sognare: la loro flessibilità, così come il loro innato riflesso, è un aspetto cruciale della loro longevità.